Descrizione del quadro

Il quadro emana un’energia straordinaria, in cui dominano il blu, il turchese e un arancione fiammeggiante. Il punto centrale è un’enorme ruota che sembra parte di un’antica macchina. Il fuoco sembra riversarsi da sotto la ruota, aggiungendo drammaticità. La composizione è sorprendentemente equilibrata, nonostante il caos dei dettagli. A destra compare una coppia di figure: una donna in abito rosso e un uomo, che sembrano completamente smarriti in questo paesaggio industriale. Potrebbe essere un simbolo della fragilità umana di fronte alla tecnologia. L’artista ha adottato una tecnica che ricorda l’acquerello, in cui macchie e sfocature conferiscono dinamicità all’opera. È come se qualcuno avesse avuto un’idea brillante e avesse cercato subito di riversarla sulla tela. Il quadro ricorda un po’ un sogno, in cui non tutto deve essere logico. L’atmosfera è nostalgica, ma dona anche una scintilla di speranza. Viene voglia di essere lì e di scoprire cosa si nasconde negli anfratti di questo mondo meccanico. Per me questo quadro è un enigma. Come funziona quella ruota? E perché quelle fiamme? È come un viaggio nel passato e nel futuro allo stesso tempo. È difficile anche resistere all’impressione che l’artista cerchi di mostrare la nostalgia per la semplicità in mezzo allo sviluppo tecnologico. Forse è proprio questa l’emozione che fa venire voglia di soffermarsi su questo quadro più a lungo.