Descrizione del quadro

Il dipinto sprigiona un tripudio di colori che si mescolano in modo sgargiante sulla tela. Dominano le calde tonalità dell’arancione, del rosso e del verde, in contrasto con l’azzurro freddo dello sfondo. La figura centrale è composta da forme geometriche, come se fossero state frammentate e poi ricomposte. Mi ricorda un po’ i puzzle che mettevo insieme quando ero bambino. La composizione è leggermente surrealista, e al tempo stesso ben ponderata. L’artista lavora con una tecnica che ricorda il cubismo, ma con un tocco di individualismo, il che rende l’insieme davvero che cattura lo sguardo. Il dipinto suscita un ampio ventaglio di emozioni: dallo stupore, alla curiosità, fino a una lieve inquietudine. Tutto per via di quel sorriso di cui non si sa se sia sincero o ironico. Si avverte una punta di nostalgia per qualcosa di indefinito, forse l’innocenza perduta? L’atmosfera è un po’ da circo, dove gioia e tristezza si intrecciano incessantemente, come in una danza. Qualcuno può scorgere in questo quadro l’eco delle proprie emozioni, un po’ come in uno specchio.