Descrizione del quadro

Il dipinto si distingue per l’uso intenso del viola, che domina lo sfondo e crea un’aura di mistero. La figura centrale è una donna le cui mani coprono gli occhi di un’altra persona, suggerendo il motivo del “nascosto” o del “non vedere”. I suoi capelli le ricadono sulle spalle come fili neri, in contrasto con il pallore della pelle. La composizione fa sì che lo spettatore non riesca a distogliere lo sguardo, chiedendosi che cosa ci sia al di là di ciò che è visibile a prima vista. Sembra che l’artista utilizzi la tecnica dell’impasto, in cui la pittura viene applicata a spessi strati, conferendo una matericità aggiuntiva. Il dipinto sembra emanare una certa tensione, come se i protagonisti fossero intrappolati nelle proprie emozioni. Porta con sé un’aura di enigmaticità e incertezza. Può suggerire dei limiti, l’esclusione dalla verità, o forse solo un semplice gioco a nascondino? Per me è come un’eco dei nostri tormenti interiori. È interessante quanto diversamente lo si possa percepire. Eh, questi colori hanno in sé qualcosa di magico. Il dipinto suscita una miriade di associazioni ed emozioni, dall’inquietudine alla curiosità. Potrebbe essere il simbolo di quei momenti in cui noi stessi non vogliamo vedere qualcosa che accade intorno a noi. Quando guardo quest’opera, mi sembra di udire un sussurro sommesso: “Vedimi, capiscimi”. E quella sensazione penetrante, come se qualcuno mi coprisse gli occhi e mi costringesse ad ascoltare il cuore.