Descrizione del quadro

Il quadro emana una composizione dinamica di nero su bianco, dove le forme sembrano danzare al ritmo di una peculiare sinfonia di punti e linee. Le macchie contrastanti creano un motivo quasi ritmico, che ipnotizza e ricorda un po’ i suoni della musica – ripetitivi e al tempo stesso sorprendenti. L’atmosfera è come l’eco di una città immersa nella nebbia, dove le figure sono appena ombre, ricordi sfumati nella folla. Lo stile dell’artista si potrebbe definire astratto con una nota di estetica da fumetto – le linee marcate e i puntini richiamano alla mente la tecnica della stampa offset. L’opera suscita nello spettatore emozioni paragonabili al déjà vu, come se qualcosa di familiare si nascondesse oltre la facciata del caos. Forse è un quadro sulla fugacità dell’attimo o sul frastuono dei pensieri fugaci. È intrigante. Una bambina potrebbe dire: "Stanno giocando a nascondino!" Personalmente mi sento come risucchiato in un vortice di ricordi sfocati, che si cancellano incessantemente. La miscela di semplicità e complessità fa venire voglia di tornare a quest’opera, scoprendovi ogni volta nuovi significati.