Descrizione del quadro

Il quadro presenta un labirinto di forme astratte che ricordano colonne, nelle tonalità del rosso ruggine, del grigio e del nero. Frammenti architettonici sembrano librarsi o inclinarsi nello spazio, creando un mondo insolito, caotico ma affascinante. La composizione sembra racchiusa in una sorta di danza geometrica che dà l’impressione di un movimento eterno. Questi elementi mi ricordano antiche rovine che si sono disgregate e ora fluttuano in una sospensione misteriosa. L’opera emana un’atmosfera di mistero, coinvolgendo lo spettatore, come se lo attirasse in un mondo di sogni e immaginazione. Lo stile del quadro è ruvido e dinamico; le tecniche impiegate suggeriscono una certa brutalità, ma anche delicatezza nel modo in cui l’artista ha colto la luce e le ombre. Questi colori indomiti hanno qualcosa del gioco di luci e ombre: il gioco delle luci e delle ombre conferisce all’opera un’incredibile profondità. Guardando quest’opera ci si può sentire smarriti e al tempo stesso affascinati, come se si cercasse una simmetria nascosta in ciò che a prima vista sembra caos. Forse il piccolo Jaś, guardando il quadro, direbbe: “Sembra un castello di Lego!” E nonostante questa semplicità infantile, c’è del vero: esso rappresenta la complessità e il caos, ma anche il gioco infantile con le forme. Per me ricorda sogni in cui tutto è al tempo stesso reale e irreale. Quest’opera può suscitare nello spettatore emozioni diverse, dallo stupore all’inquietudine.