Descrizione del quadro

Nel quadro domina una cromia cupa, in cui grigi e blu creano un’atmosfera misteriosa, quasi onirica. Dal fondo emergono mani eteree, protese, che sorreggono con delicatezza un flusso di luce. La scena è sfocata, il che le conferisce un tocco di mistero e fa sì che lo spettatore si senta come in un sogno. L’artista adotta la tecnica dell’impasto, con pennellate ben visibili, e la luce sembra pulsare. Wow, la luce è magica! Gli elementi sono disposti in modo da attirare lo sguardo verso il centro, sulle mani e sul fascio luminoso. Questo quadro emana calma, ma anche una lieve nota di malinconia. Rimanda al mistero della vita e al desiderio di trascendenza. Guardando quest’opera si può provare uno strano sollievo, come se stessimo entrando in un’altra dimensione, più spirituale. È consolazione o forse tristezza? O magari un po’ dell’una e dell’altra. Si percepisce subito che qui c’è qualcosa di più. È un’opera che costringe alla riflessione e, al tempo stesso, invita a perdersi nell’istante. Un tale gioco di luce fa sì che tutto sembri possibile. Il quadro suscita curiosità, incanta e spinge a fermarsi per un momento.