Descrizione del quadro

Nel dipinto compare la figura di una suora che osserva lo spettatore, il volto dai tratti appena accennati. Vi dominano tonalità pacate di marrone e bianco crema, che creano un delicato contrasto. La composizione è semplice, con la figura collocata al centro su uno sfondo marrone uniforme. Le mani giunte in un gesto di preghiera stringono un rosario, il che conferisce all’opera una silenziosa gravità e raccoglimento. Si percepiscono quiete e una sorta di intimità, come se il tempo si fosse fermato per un istante. Lo stile del dipinto è minimalista, con evidenti influssi della pittura contemporanea. L’artista ha usato la tecnica a olio, che dona alla superficie una delicata lucentezza. Il volto della suora, quasi infantile, è colmo di innocenza, e può suscitare un senso di calore e nostalgia. Porta con sé un intreccio di pace e riflessione. Il quadro lascia lo spettatore a chiedersi se l’ineffabile semplicità non sia la chiave della pace interiore. È come un segreto sussurrato che vuole rimanere non svelato. Guardando questo quadro, sento quiete e una lieve tristezza, come se per un attimo fosse tornato un ricordo d’infanzia. Forse un’infanzia trascorsa alla luce del sole primaverile? Chissà quali pensieri cela dietro quegli occhi pacati. Mi chiedo quali sogni potesse avere quella suora. Perfino un bambino di sette anni potrebbe dire: "Anch’io, un giorno, volevo essere così tranquillo". L’opera è pervasa da una sottigliezza e un’armonia che non si dimenticano facilmente.