Descrizione del quadro

Il cielo passa fluidamente dal blu notte all’azzurro; sotto, un deserto color miele e la dorsale scura delle colline. Al centro sta una creatura magra su esili trampoli, come zampe di ragno, dal collo lungo e dal volto da maschera, addobbata di cianfrusaglie. Una carta con una farfalla, una mela rossa, un pesce su una forchetta e una pera tagliata a mo’ di violino brillano come indizi di un enigma. È un cammello dalla testa strana, con un pesce infilzato su una forchetta. La composizione teatrale e la finta cornice di legno immobilizzano la scena in un freddo silenzio. L’atmosfera è sognante e un po’ spaesata, e tuttavia birichina: ci si ritrova in bilico tra una risata e un brivido. Velature, cura minuziosa del dettaglio e trompe-l’œil danno forma a un surrealismo puro, che parla di una memoria che si trascina dietro cianfrusaglie. Ho sentimenti contrastanti, però in qualche modo in senso positivo, perché questo caos di significati è semplicemente bizzarro.